Civitella Alfedena: la natura, gli animali, le escursioni

Nel cuore del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise

Ai piedi di imponenti gruppi montagnosi (Monti Meta, Greco, Godi e Marsicano), nel mezzo del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Civitella Alfedena è davvero un paese immerso nella natura. Non a caso si trova proprio qui il Centro visite del Parco, nei cui pressi sono state allestite le aree faunistiche del lupo appenninico e della lince, due aree naturali di qualche ettaro, ognuna recintata, istituite per scopi scientifici (ripopolamento e studio) dal Parco nazionale e che offrono la possibilità di avvistare lupi e linci in semilibertà, percorrendo il sentiero che costeggia le due aree.

Non si può mancare poi anche una visita al Museo del lupo appenninico, un percorso dedicato alla biologia, etologia, storia e leggende legate a questo predatore e ai suoi rapporti con l'uomo. Allestito in una ex stalla, raccoglie una vasta documentazione sul lupo e sulle sue abitudini, con una serie di pannelli illustrativi. Sono esposti anche uno scheletro ricostruito, un lupo imbalsamato e il diorama di una tana con finti lupi. E c'è pure una mostra fotografica sul Parco.

Da Civitella è poi possibile intraprendere numerose escursioni: da non perdere, quella alla Camosciara, il selvaggio anfiteatro rupestre dominato dal monte Sterpidalto e del Balzo della Chiesa, uno dei luoghi più noti e più importanti del Parco Nazionale, che con le sue balze scoscese, inaccessibili alle greggi e all’uomo, ha permesso la sopravvivenza del camoscio d’Abruzzo (la Camosciara si può anche raggiungere a piedi da Civitella Alfedena percorrendo un pezzo dell'antico tratturo che collegava Pescasseroli a Candelo).

Le rigogliose foreste della Camosciara – Feudo Intramonti comprendono anche la più grande Riserva naturale integrale d’Italia, che esclude ogni attività e intervento da parte dell’uomo. Nata come riserva reale di caccia verso la fine dell'800, per tutelare specie animali già in pericolo come l'orso bruno marsicano e il vamoscio d'Abruzzo, la Camosciara fu poi trasformata dall'associazione Pro Montibus in un'area protetta di 500 ettari che avrebbero rappresentato il primo nucleo del futuro Parco nazionale d'Abruzzo, istituito nel 1922. Fu così che i monti della Camosciara divennero un simbolo della protezione ambientale in Italia.

La Camosciara è un suggestivo anfiteatro roccioso costituito da calcari e dolomie che grazie alla loro impermeabilità consentono all'acqua di formare cascate e torrenti che attraversano secolari foreste di faggio e pino nero. Rifugio di una grande varietà di flora e fauna, tra cui orsi, lupi e camosci, costituisce la zona più importante del Parco nazionale dal punto di vista ecologico, naturalistico e paesaggistico, da percorrere d'estate a piedi o in mountain bike, d'inverno con gli sci o le ciaspole. 

Testo di Roberto Copello; per le foto, si ringraziano parcoabruzzo.it (foto in alto di Angelina Iannarelli) e camosciara.com.

PUÒ INTERESSARTI ANCHE:
- Civitella Alfedena: perché è una Bandiera arancione Tci
- Che cosa vedere a Civitella Alfedena
- Che cosa mangiare a Civitella Alfedena