Busseto
INFO
COSA VEDERE
Come andare a Busseto ed evitare di cadere nel tripudio delle memorie verdiane? A Giuseppe Verdi, il “cigno di Busseto”, va il nome della piazza principale, il monumento, realizzato da Luigi Secchi nel 1913 e, all’interno della rocca, il delizioso Teatro Verdi. Nella Collegiata di S. Bartolomeo si trova l’organo che nel 1833 fu diretto da tale Giovanni Ferrari, preferito al già apprezzato Verdi. Molto interessante è il Museo "Casa Barezzi" che ospita arredi d'epoca e cimeli. Nei dintorni le mete obbligate saranno il villaggio di Roncole con la Casa natale, oggi museo multimediale sull'infanzia del Maestro, e la chiesa di S. Michele dove il bambino Verdi apprese le prime note musicali, e poi la villa di S. Agata col giardino, divenuta sua dimora prediletta dopo il 1851. Nel centro storico si coglie il tipico assetto delle cittadine padane con le lunghe vie fiancheggiate dai portici e da bassi palazzetti bene ornati. Appena oltre il limite della città storica si trova la Villa Pallavicino, composta da ben cinque corpi di fabbrica disposti a scacchiera. Gli ambienti interni ospitano dal 2009 il Museo nazionale Giuseppe Verdi (museo multimediale) che propone allestimenti atti a ricreare l'epoca verdiana.
A fianco, presso le restaurate Scuderie, ha sede il Museo Renata Tebaldi, ricco percorso antologico dedicato a colei che Arturo Toscanini defini "Voce d'angelo".
“La località si distingue per un servizio di informazioni turistiche efficiente, caratterizzato da un ufficio informativo ben segnalato e adeguatamente strutturato. I punti di interesse storico-culturale sono sempre fruibili e apprezzabili grazie a vari percorsi di visita. Inoltre, il borgo propone numerosi appuntamenti ed eventi che si svolgono nel corso dell’anno.” Lorenzo, ghost visitor TCI